Pubblicato da: primperan | 28 agosto, 2008

Il frigorifero di Carver

“Karen Blixen diceva di scrivere un po’ ogni giorno, senza speranza e senza disperazione. Un giorno o l’altro metterò questa frase su un cartoncino sei-per-dodici e l’attaccherò sulla parete vicino alla mia scrivania. Ne ho già attaccati diversi, di foglietti del genere…”

(da Il mestiere di scrivere, saggio contenuto in Voi non sapete cos’è l’amore, di Raymond Carver, Minimum Fax)

Mistificando le parole di Carver, giocheremo ad immaginare che, ormai riempita la parete vicina alla scrivania, lo scrittore americano attaccasse i suoi cartoncini 6×12 sulla porta del frigorifero. Su un post it azzurro o con un magnetino, con la leggerezza con cui si attacca la lista delle cose da comprare o un numero di telefono, per solito senza nome. Mi piace immaginare Raymond Carver, che prima di aprire il frigo e farsi un goccio, trova grandi appunti sulla scrittura.


Risposte

  1. Davvero c’è una tecnica capace di insegnarci come scrivere?
    La scrittura è una palestra, un lavoro, una passione. Ma poi? E’ tutto qui?
    Forse c’è altro. Un richiamo che troppo spesso ci dimentichiamo di ascoltare.
    Il dibattito è aperto anche sul mio blog:
    http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/03/03/sulla-scrittura/
    a rileggerci. ci conto!

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