Pubblicato da: primperan | 16 aprile, 2010

Talenti per l’impresa – il libro

Rompo il silenzio delle ultime settimane, per segnalarvi questo appuntamento. Laterza ha da poco pubblicato il libro Talenti per l’impresa – cinque imprese, cinque autori, cinque racconti del talento. Tra i cinque autori pugliesi chiamati a raccontare il talento d’impresa, ci sono anch’io. In ottima compagnia, peraltro (D’Amicis, Donpasta, Carofiglio, Lagioia). Il libro verrà presentato il 20 aprile, in una speciale apertura serale della Libreria Laterza, a partire dalle 20.30. Il progetto, partorito dalla vulcanica fantasia di Ines Pierucci e  portato in teatro qualche mese fa, ha avuto un grande successo, e chi è venuto al Kismet a vedere le mise en espace dei racconti, potrà confermarlo. L’idea è piaciuta tanto, da tirarne fuori un libro.
Non potete proprio mancare. Vi aspetto.

Cos’è il talento? Cos’è il talento d’impresa? Una qualità personale dei leader, dei manager e dei collaboratori di un’impresa, fondata sulla capacità di osare, essere coraggiosi, avere una forte visione utopica ma al contempo possedere capacità e caparbietà nel realizzarla.
Talenti per l’impresa, è un esperimento di storytelling voluto dal Club delle imprese per la cultura di Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani, che ha chiesto a cinque autori di raccontare i talenti d’impresa in quanto componenti
della identità dell’azienda.
I testi di D’Amicis, Donpasta, Lagioia e Marocco, e la graphic novel di Carofiglio sono ispirati a cinque imprese e sono il frutto di ripetuti incontri tra gli autori e gli imprenditori/manager d’impresa, ma sono anche una libera interpretazione delle storie di persone e di aziende.

Il libro verrà presentato alle 20.30 di martedì 20 aprile, presso la Libreria Laterza.

Interverrano gli autori.

Pubblicato da: primperan | 1 marzo, 2010

Trasformare un labirinto

Quando mi blocco a metà di un lavoro, il ritardo è sempre il risultato di un errore precedente che ho commesso senza accorgermene.  Allora devo scalare l’ostacolo che mi impedisce il passaggio. Ma l’obiettivo della mia scalata è vedere dall’alto il cammino che avrei dovuto prendere per evitarlo. Allora scendo, retrocedo e prendo la strada corretta. Non supero l’ostacolo, pur avendo dimostrato che posso scalarlo. L’opera d’arte non è il risultato di una serie di conquiste. Se lo fosse, ogni studente del primo anno sarebbe un genio, perché per lui tutto si riduce a fare una conquista dopo l’altra. L’opera d’arte è il risultato di qualcosa di molto più difficile; è il risultato del trovare una via diretta, logica e ferma attraverso un paesaggio pieno di ogni tipo di barriere, macigni e impedimenti.

L’artista deve saper trasformare un labirinto in una strada dritta e ampia.

(John Berger, Ritratto di un pittore)

Pubblicato da: primperan | 16 febbraio, 2010

Davanti allo specchio

Quando la mattina si sbarbava davanti allo specchio del lavandino a volte Schmidt esaminava le sottili rughe che cominciavano a comparire e a unire i vari puntini delle tenui lentiggini sul viso nei modi più insensati, e con l’occhio della mente gli sembrava di vedere le rughe profonde, i cedimenti e le occhiaie del futuro prevedibile della sua faccia e immaginava i leggeri aggiustamenti necessari per radere le sue guance e il suo mento di quarantaquattrenne mentre si trovava in quello stesso punto a distanza di dieci anni e si controllava i nei e le unghie e si lavava i denti e si ispezionava la faccia e faceva esattamente la stessa sequela di cose per prepararsi allo stesso identico lavoro che faceva ormai da otto anni…
Perciò se anche si fosse verificata l’eventualità più improbabile ed evanescente in assoluto e Schmidt fosse stato davvero scelto per sostituire Robert Awad o un altro Direttore del Settore Ricerche l’unica differenza sostanziale è che avrebbe ricevuto una fetta più grossa dei profitti decurtati dalle tasse della Team Delta Y così avrebbe potuto permettersi un appartamento più bello e meglio arredato dove masturbarsi fino a piombare nel sonno e altri ammennicoli che sfoggiano le persone veramente importanti per fare la scena ma la verità è che lui non sarebbe stato importante, non avrebbe apportato più differenza sostanziali nello schema generale delle cose di quanto non facesse ora.
Al quasi trentacinquenne Terry Schmidt restava poco o niente dell’illusione di essere diverso dallo sterminato gregge di uomini comuni, nemmeno la disperazione per non esser riuscito a fare la differenza o il desiderio smodato di fornire un contributo fondamentale a cui alla soglia dei trent’anni si era aggrappato come prova del fatto che anche se si stava rivelando un mezzo fallimento come persona perlomeno le grandi ambizioni che usava come metro per giudicarsi un fallito erano in un certo senso eccezionali e superiori all’andazzo generale… non gli restava più nemmeno questo…

(David Foster Wallace, Mister Squishy in Oblio)

Pubblicato da: primperan | 11 febbraio, 2010

Detto coi piedi

“Fuori è passata una macchina e abbiamo guardato blocchi di luce scivolare sul soffitto. Carl mi ha premuto il piede in giù, e io gliel’ho premuto in su. E’ una cosa che abbiamo fatto la prima notte che abbiamo dormito insieme, è un gesto da bambini di sette anni. Non abbiamo mai avuto una fase di corteggiamento: ci siamo conosciuti a una di quelle cene in cui tutti portano qualcosa da mangiare, e non abbiamo tardato a scoprire che entrambi eravamo reduci da una separazione. Quando abbiamo smesso di parlare dei nostri ex, stavamo insieme da un anno. Ho spinto in su il piede di Carl e lui me l’ha spinto in giù. Se un gesto fosse una persona, a questo punto frequenterebbe la seconda elementare. Ma è solo un movimento. Eppure, mi sento più vicina a Carl quando lo facciamo che in qualsiasi altro momento. E’ come se i nostri piedi avessero un rapporto perfetto, armonioso e onesto, ma dalla caviglia in su, siamo persi. Spingo di nuovo, ma lui non reagisce. Si è addormentato.”

(Miranda July, Tu più di chiunque altro)

Pubblicato da: primperan | 4 dicembre, 2009

In tumulto, Libreria Laterza, 10 dicembre

In Tumulto arriva alla Libreria Laterza. L’appuntamento è per Giovedì 10 alle 18. A parlarne con me e Valentina, ci saranno l’Assessore Regionale per il diritto allo studio, Gianfranco Viesti, la dirigente del Gorjux, Pina Lotito e la giornalista della Gazzetta Maria Grazia Rongo.  Gli attori dello spettacolo In tumulto, Ilaria Cangialosi e Bruno Soriato, leggeranno brani del libro (chi è già venuto da BLUorG, non deve preoccuparsi: i racconti che leggeremo sono diversi!).

Scuola/Istituzioni/Adolescenza/Racconto/Immagine/Teatro/Contaminazione/Cultura: queste le parole chiave del Tumulto che cercheremo di far nascere nella discussione.

Vi aspetto.

Pubblicato da: primperan | 19 novembre, 2009

Talenti per l’impresa

Festeggiamo le 15000 visite del blog con un appuntamento imperdibile. Ines Pierucci mi ha coinvolto in un’altra delle sue diavolerie e questa volta l’ha fatta grossa. Con il patrocinio di Confindustria e su incarico del Club delle Imprese per la Cultura di Confindustria Bari, ha preso cinque scrittori (Marocco è in compagnia di Nicola Lagioia, Francesco Carofiglio, DonPasta e Carlo D’Amicis) e li ha fatti intrufolare in cinque aziende di successo del territorio pugliese, a caccia di storie che restituissero in maniera creativa il rapporto tra talento e impresa.

Il risultato è sorprendente. I racconti sono già in mano a un editore (Laterza) che li raccoglierà in volume all’inizio del 2010. Prima però, Talenti per l’impresa verrà proposto al pubblico sotto forma di mise en espace dei racconti presso il Teatro Kismet OperA, a Bari, lunedì 23 Novembre, a partire dalle ore 20.

Io ho letto i racconti, assistito a qualche prova di rappresentazione teatrale, carpito indiscrezioni sulle installazioni: vi assicuro che questa è una serata da non perdere!!!

L’ingresso è libero, la capienza però è limitata a soli 250 posti. Pare che i primi 120 siano andati a ruba. Per prendere uno degli altri 130 rimasti, dovete confermare la vostra partecipazione mandando una mail all’indirizzo clubcultura@confindustria.bari.it, o telefonando al 080 546 77 01.

Vi aspetto. Ah, e già che si sono, segnatevi questa data: 10 dicembre. Non prendete impegni!

Qui di seguito, altri dettagli e il programma completo. Continua a leggere…

Pubblicato da: primperan | 12 novembre, 2009

La bellezza da sola non basta

Beppe 1977

Questo era un semino che non ha mai germogliato. Ma forse funziona anche così. Scritto dopo una cena sociale con tanti, tanti urbanisti.

Nella cena sociale il Prof. Effe formulava questo pensiero:  se per la quasi totalità dei presenti poggiare i gomiti sulla tovaglia equivaleva a una dichiarazione d’intenti simile alla costruzione di un ponte, la distanza tra il tavolo e la donna era invece programmatica come quella tra una circonferenza e una retta esterna: nessun punto di contatto.
Il Prof. Effe aveva guardato con sollievo quello spazio, come l’accaldato anela lo spiraglio di una finestra aperta. Rimase a osservarla qualche secondo, con l’impressione che dietro quell’immagine si celasse la soluzione a un intrico più fitto. Proprio mentre la guardava, la ragazza sembrò scossa da un pensiero importante, una risposta trovata. Gli occhi le si accesero di una luce intensa, divampante. Si alzò dalla sedia e si diresse verso il tavolo del professor Effe.
L’illusione durò un secondo.
La bellezza da sola non basta, pensò il professor Effe, intuendo quello che stava succedendo. La donna stringeva in mano il cellulare che pulsava di luce. Con passo rapido e la vita addosso, scivolò attraverso il vetro aperto nel patio della masseria. Camminava e insieme rifioriva. La telefonata attesa era arrivata. Insieme, il pensiero verso cui tendere.
A illuminare il mondo, la bellezza da sola non basta, c’è bisogno di una distanza da azzerare. Di un pensiero che metta in moto.
Sul bus sociale che lo riportava in albergo, il Professor Effe meditava su un concetto rivoluzionario. Se l’autobus che conduceva i sessanta professionisti più stimati del paese fosse precipitato giù in acqua, l’urbanistica italiana avrebbe ricevuto un colpo irreversibile: probabilmente non ci sarebbe più stato nessuno in grado di disegnare una città. All’ombra dell’acquavite, questo non gli parve necessariamente un male.

Pubblicato da: primperan | 17 ottobre, 2009

La geometria non è un reato…

menage

Non capita a tutti di svegliarsi una domenica mattina e venire coinvolto in una situazione triangolare. Sono i privilegi dell’essere giovani scrittori di successo.
E’ quello che accade domenica 18 alle ore 11 al vostro amico Marocco, ospite negli studi di Bari Radio Città Futura, nella trasmissione radiofonica Ménage à trois. Come trigonometria esige, nel triangolo ci sono una fanciulla bionda (Ilenia),  una fanciulla bruna (Elda) e un giovane aitante (io). Un’ora di canzoni, libri, chiacchiere, aneddoti, risate, per tenervi compagnia mentre fate il cambio di stagione degli armadi.

Se siete a Bari, sintonizzatevi su 101.0; se siete fuori e ne avete voglia, siamo in streaming su www.laltraradio.it, dove dice Bari Radio Città Futura ON AIR.

Per i facebookiani (mi dissocio!), il programma ha una sua pagina dove potete lasciare commenti!

Buon ascolto e buona domenica!

_ménage

Pubblicato da: primperan | 9 ottobre, 2009

Quelli che hanno trovato chiuso il Bauhaus

Bauhaus-exhibition-large

Quello che mi sconcerta di certe orribili architetture non è la loro consistenza fisica, la volumetrica evidenza con cui si poggiano nelle città. Mi muovo indietro, risalgo nel tempo: dall’opera finita al cantiere,  agli uffici amministrativi che vistano le tavole, al centro plottaggi, fino allo studio tecnico nel quale quel progetto è stato realizzato. E’ sul tecnigrafo di chi lo ha disegnato, sullo schermo del suo pc, dove voglio fermarmi un attimo.
Trovarmi lì nel momento, probabilmente a fine serata, in cui qualcuno si sarà tolto gli occhiali da presbite, si sarà stropicciato gli occhi, avrà guardato il suo edificio orribile disegnato sul piano di lavoro e avrà pensato: “Sì! Può andare!”, spegnendo il computer, poggiando la matita e pensando di essersi proprio meritato un bicchiere di vino.
E’ il silenzio delle coscienze addormentate che mette paura.
Fate una cosa, una sola cosa al giorno, purchè possiate dire a voi stessi di averla fatta nel migliore modo possibile.

Pubblicato da: primperan | 29 settembre, 2009

Natura morta, un cucchiaio di Primperan

PaoloBenetti

Dal Corriere del Mezzogiorno di domenica 20 settembre 2009

L’ultimo giorno di vacanza, il silenzio tra di loro ha un ritmo, quello delle pagine dei giornali che Neve sfoglia, come ogni mattino: i tre quotidiani, sui cui titoli passa leggera, attenta a saltare le pagine di sport. Primperan armeggia con la frutta sul tavolo, cercando di comporre un’architettura improbabile. Non è un caso se le cattedrali vengono su a blocchi di pietra, e non a banane poggiate sulle mele. Infatti, al terzo filare, la sua piramide di frutta si sbriciola. Una pesca rotola fin sul bordo. Lui l’acciuffa in tempo. Con le dita vi passeggia sopra come fanno gli acrobati sulle palle da circo, riportandola di nuovo al centro del tavolo. Dentro, una noia mortale, la paura che a furia di prender tempo, il tempo si sia preso lui. Come si sente l’aereo che accelera per il decollo ma non stacca da terra, intanto che la fine della pista si avvicina. Neve solleva lo sguardo oltre il giornale, inquadra Primperan e la sua cesta di frutta.

“Natura morta?” domanda, e non è così scontato che stia parlando delle pesche.

E’ già pomeriggio quando una linea invisibile passa per il freno a mano e divide in due la Escort che punta verso casa. Da un lato Primperan, il finestrino abbassato, le bocchette dell’aria condizionata sigillate, una mano sul volante, l’altra che dà piccoli giri da ladro di cassaforte sulla manopola della radio, provando a scrollare le interferenze di Radio Maria dalla voce del telecronista di Tutto il Calcio Minuto per Minuto. Dall’altro lato Neve, il finestrino serrato, le griglie dell’aria condizionata rivolte a lei come musicisti a un direttore d’orchestra, l’ultimo numero di Julia tra le mani, gli auricolari infilati a proteggersi con le chitarre dei Coldplay dagli strilli dell’ottuso Dio pallone.

Se esiste, la definizione di Separati in Auto, calza a pennello, qui e adesso.

per continuare a leggere il racconto, cliccare qui
Primperan
Pubblicato da: primperan | 23 settembre, 2009

In tumulto, prima presentazione sabato 26!!!

inviti In_Tumulto

 

Teatro Kismet OperA e edizioni la meridiana

in collaborazione con il Presidio del libro Caffè d’arte Dolceamaro

nell’ambito della Festa dei lettori

presentano il libro

In tumulto. Nei moti dell’adolescenza

di Francesco Marocco e Valentina Vetturi

a partire dallo spettacolo In tumulto di Rossana Farinati

sabato 26 settembre h 19 Galleria BLUorG (Bari)

Nell’ambito della Festa dei lettori organizzata dai Presidi del libro sarà presentato, sabato 26 settembre alle 19 presso la Galleria BLUorG di Bari (via Celentano 92), il libro In tumulto. Nei moti dell’adolescenza di Francesco Marocco e Valentina Vetturi, pubblicato dalle “edizioni la meridiana” e nato a partire dallo spettacolo prodotto dal Kismet In tumulto di Rossana Farinati, un viaggio di parole, immagini e gesti nel mondo dell’adolescenza.

All’incontro, assieme agli autori, interverranno la regista Rossana Farinati e la giornalista del Tg3 Puglia Perla Dipoppa.

Nel corso della presentazione gli attori Annabella Tedone e Daniele Lasorsa leggeranno alcuni brani di Marocco, mentre sulle pareti della galleria verranno proiettate delle fotografie di Valentina Vetturi (qui sotto, uno dei fotoracconti di Valentina Vetturi, Dalla Terra di Mezzo mi presento).

DALLA TERRA DI MEZZO VALENTINA VETTURI [mi presento]_2

Continua a leggere…

Pubblicato da: primperan | 23 settembre, 2009

Citofonare interno 8, en plein ART

Reading domestico domani 24 settembre 2009, a Impalata (Monopoli), ore 20.30

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Sesto appuntamento con il reading domestico barese, questa volta in trasferta in provincia, a Impalata (Monopoli).
Una serata all’aria aperta dove BARI incontra LONDRA dando vita ad un happening nel quale le letture di Francesco Marocco si mescolano a quelle di Vesna Maric (BBC Book of the week con il suo Bluebird), le vignette di Alecella alle performance teatrali di Elisa De Grey e musicali di Quinta (Bat for Lashes). Ed ancora le video proiezioni di Rafael Estefania e le mise en scene di Alessio Giannone. Il tutto completato dal dj-set di Gazza e dalle opere della Ede Art Gallery di Monopoli.

evento ideato e organizzato da
Gianfranco D’Onghia e Ines Pierucci

letture e performance libere
ingresso libero

COME ARRIVARE
esci a L’Assunta/Capitolo/Selva e prendi subito per la
Selva, percorri circa 8 km e in cima alla collina gira a dx
per Castellana, a 100 mt. a dx per strada La Loggia di
Pilato.

Continua a leggere…

Pubblicato da: primperan | 19 settembre, 2009

Come cerchi sull’acqua, racconto di fine estate

All’inizio, starle vicino, persino guardarla, era come cercare di leggere una parola incisa sull’acqua.

Del mare notturno aveva il silenzio, di un cuore tenuto a distanza. Restituiva l’idea che dov’era lei finisse qualcosa, proprio come il mare mette fine alle città. Quello che da lì in poi aveva inizio, però, non era chiaro.

Lo sguardo grande e liquido diluiva le emozioni. Vedere il mondo, sembrava per lei un atto di pazienza indifferente, come fa l’acqua con i sassi piatti: se eri bravo, al massimo rimbalzavi tre volte sul suo sguardo, poi andavi giù, nell’accenno di un disegno fatto di cerchi concentrici che sarebbero presto scomparsi.

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(la foto viene da flickr, invece il racconto continua con un clic. lettura consigliata a un pubblico adulto) Continua a leggere…

Pubblicato da: primperan | 15 settembre, 2009

In tumulto sul Corriere

Questa è la pagina del Corriere di Domenica 6 settembre, con un estratto del libro. Cliccando sull’immagine, dovrebbe aprirsi una finestra in formato leggibile. Seguiranno altre, intanto potete scegliere se in formato tessera preferite Marocco o Moccia…

Corriere_6settembre

Pubblicato da: primperan | 7 settembre, 2009

IN TUMULTO!!!

Da oggi in libreria, il nuovo libro di Francesco Marocco e Valentina Vetturi, IN TUMULTO nei moti dell’adolescenza, edizioni la meridiana.

COP IN TUMULTO

Eccolo! Il mio nuovo libro! IN TUMULTO!
Come i più attenti hanno già saputo leggendo nel paginone del Corriere di domenica, si tratta di un libro nato da un progetto teatrale, l’omonimo spettacolo In tumulto, messo in scena da Rossana Farinati con il Teatro Kismet OperA di Bari e portato nelle scuole della Provincia di Bari sotto forma di Laboratorio, Residenza teatrale.
Al corto circuito scatenato dal Teatro che va a trovare la Scuola, abbiamo preso parte come osservatori io e Valentina Vetturi, artista visiva, tra le altre cose vincitrice del premio GAP, Giovani Artisti Pugliesi 2008.
Racconti (miei) e fotografie (di Valentina) che prendono il via dall’esperienza delle Residenze per provare a descrivere la tumultuosa età del crescere.
Ansie, scoperte, contraddizioni, desideri, sogni, tutto ciò che pulsa in un’età difficile da acciuffare. Io e Vale abbiamo provato a catturare qualche fermo immagine dalla Terra di Mezzo dell’adolescenza. A voi il compito di dire se ci siamo riusciti!
La tournee di presentazione sta per partire, vi terrò aggiornati. Nel frattempo, correte a prendere il libro (a Bari ce l’hanno già Feltrinelli e Laterza, oppure prendetelo dal sito della casa editrice, dove potrete anche sbirciare  qualche pagina e godere di uno sconticino del 20% sul prezzo di copertina) e buona lettura!

 

ps
Come forse alcuni di voi sanno, le librerie non hanno molta fiducia a priori nella vendita dei testi, ragion per cui si muovono con molta cautela nel realizzare il primo ordine dei volumi presso le case editrici, richiedendone in prima battuta una quantità risibile di copie. Se le prime finiscono in fretta (come accadde per Joao Paulo nel 2006), allora la libreria fiuta l’affare e ordina un maggior numero di copie, destinando al libro una visibilità sempre maggiore all’interno del negozio. Io la parte mia l’ho fatta, nel senso che il libro vi assicuro che è bellissimo, al punto che potrei quasi azzardare un soddisfatti o rimborsati. Adesso, tocca a voi, darmi una mano e fiondarvi in libreria, chiedendo a ogni dipendente Feltrinelli dove potete trovare il nuovo libro di Francesco Marocco. In cambio, prometto una dedica speciale ai primi 10 lettori acquirenti, o per i più esigenti, un compenso alcolico con brindisi con l’autore.

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